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Tradizione e innovazione fra farina, sale e idratazione

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«La mia carriera nell’arte bianca inizia nel 2003 un po’ per scelta un po’ per curiosità; ho lavorato per alcuni anni con il diploma di odontotecnico, prima di intraprendere la tradizione di famiglia».
Domenico Carlucci, per tutti Nico, ci racconta della panetteria “Magie di Pane” con tono simpatico e ricco di amore verso il mestiere di panettiere. “Magie di Pane” nasce tredici anni fa, continuando una storia professionale e commerciale nata con il nonno di Nico, proprietario di un forno a legna e proseguita fino a Nico che rappresenta la terza generazione di panettieri.
«Ho avuto la fortuna di avere un maestro personale in casa, mio cognato Felice Birardi che tuttora mi segue e mi affianca. Per recuperare il tempo perso mi sono iscritto al Richemont Club Italia del maestro Piergiorgio Giorilli. Negli anni ho avuto la fortuna di seguire maestri del calibro di Salvatore Vullo, Andrea Pioppi, Paolo Caridi, Fausto Rivola, Luca Franceschi, Giuseppe Galena, Massimo Vitali, Massimo Lolli, Alessandro Lo Stocco e tanti altri ancora da cui ho appreso tecniche, stimoli e voglia che ancora scorre nelle mie vene.
Il nostro panificio – continua Carlucci - si differenzia da altri per l’innovazione; soprattutto in questo periodo storico stiamo puntando sulle farine Tipo 1 e Tipo 2 molite a pietra, sulla farina tipo 0, sulla farina di farro, sul grano arso, su mix di 7 tipi di cereali. Usiamo anche la farina di canapa, la segale, la farina di Khorasan e altre ancora. Conoscendo da vicino vari mulini ho una visione più ampia del mondo delle farine. Anche per il sale siamo innovativi: utilizziamo sale rosa dell’Himalaya, sale blu di Pervia, sale affumicato, sale nero di Cipro, sale rosso delle Hawaii. Per l’idratazione non ci limitiamo alla solita acqua, ma diversifichiamo usando anche il latte di capra e a breve avremo un’esclusiva da proporre. Non svendiamo il nostro prodotto, come fanno alcuni colleghi, ma puntiamo sulla qualità. I prodotti che vanno per la maggiore sono la focaccia “leggera”, le ciabattine e i taralli in vari gusti».
Carlucci-Casereccio.jpgOltre a lavorare presso la panetteria, Nico lavora come tecnico per Selezione Casillo, attività che lo porta per molti giorni fuori sede, anche affianco a delegazioni estere di panettieri di tutto il mondo in grandi manifestazioni.
Domenico Carlucci, nella sua attività, porta sempre aggiornamenti e la capacità di sconfinare in tutti i settori dell’arte bianca, come il settore pizzeria.
«Essendo anche tecnico - spiega - più di altri devo tenermi aggiornato; ho lacarlucci-Cuore.jpg fortuna di poter collaborare con tecnologi alimentari e biologi del calibro di Paolo Sanguedolce, Annalisa Schirinzi e Michele Pellegrino ai quali chiedo delucidazioni in ambito biologico e nutrizionale. Per far crescere la mia esperienza e la mia professionalità mi sono iscritto anche ad associazioni di pizzaioli e ho collaborato con associazioni di consumatori come la Confesercenti BAT. Mi capita a volte che alcuni carlucci-focaccia-barese.jpgcolleghi o amici mi definiscono “maestro”, una parola che io non amo. Mi piace ricordare sempre che io sono semplicemente Nico, una persona alla quale piace il suo lavoro e che ha ancora tanta strada da fare nella vita».


15/10/2015

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